Massima allerta nel sud-est degli Stati Uniti per l’arrivo di Matthew, uno dei più potenti uragani degli ultimi decenni che ha già devastato le isole caraibiche lasciandosi dietro morte e distruzione.
Ora la tempesta punta la Florida con un’intensità di categoria 4 con venti superiori a 200 km/h.
Il presidente degli Usa Barack Obama ha dichiarato lo stato di emergenza nello Stato mobilitando mille uomini oltre ai 2500 già pronti e ai 4000 in allerta mentre il governatore della Florida Rick Scott ha invitato i propri cittadini a rifugiarsi nelle zone interne del Paese.
La tempesta dopo aver colpito le Bahamas non ha perso potenza come molti si attendevano poichè la gran quantità di vapore acqueo risucchiato sul Mar dei Caraibi non ha fatto altro che rinvigorire l’imponente sistema depressionario facendo registrare una pressione intorno al suo occhio pari a 937 hPa.
Adesso la costa atlantica corre il serio rischio di dover affrontare quella che nel gergo meteorologico definiamo “storm surge” ovvero un anomalo innalzamento del livello medio delle acque del mare prodotto dal brusco calo della pressione barometrica e dalla contemporanea azione di forti venti. Previsto allo stato attuale un innalzamento del mare fino a 3 metri che potrebbe causare inondazioni e danni incalcolabili.
Il National Hurricane Center americano segue minuto per minuto il percorso dell’uragano con gli occhi dei satelliti puntati su di esso al fine di poter intercettare con la massima precisione ogni suo singolo movimento.
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