Buon pomeriggio ai nostri lettori dalla redazione,
il dominio (quasi) incontrastato dell’anticiclone africano nel quadro italiano che ha caratterizzato tutto il mese di Aprile è destinato ad arrestarsi bruscamente nei prossimi giorni, seppur probabilmente solo per una breve fase.
BRUSCO STOP ALL’ANTICICLONE: L’indebolimento di un centro di bassa pressione a Ovest della penisola iberica favorirà, a partire da Sabato 23 una elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre, principale motore d’impulso per l’attivazione degli scambi meridiani e la discesa di perturbazioni sulla nostra penisola; difatti, la risalita dell’anticiclone azzorriana permetterà a una possente massa d’aria fredda di origine artica, ben supportata da un profondo minimo depressionario in formazione sulle regioni scandinave, di scendere verso l’Europa continentale e così fin sull’Italia, dove l’ingresso dell’aria fredda innescherà la formazione di un un minimo di bassa pressione secondario in graduale traslazione dalle regioni centro-settentrionali verso l’Adriatico. Si tratterà di un’irruzione dal sapore decisamente invernale, che farà crollare le temperature dalla Germania fino all’Italia, inoltre i forti contrasti termici rispetto ai giorni passati causeranno spiccata instabilità con temporali diffusi e il ritorno della neve su Alpi e Appennino.
Per quanto riguarda la Sicilia, occorre subito dire che la nostra regione rimarrà ai margini dell’ondata fredda – per quanto riguarda il maltempo vero e proprio – tuttavia il calo termico sarà notevole. Dopo un primo graduale abbassamento delle temperature tra Sabato e Domenica, Lunedì 25 l’aria fredda farà il suo ingresso portando le temperature entro sera al di sotto delle medie del periodo (isoterme comprese tra +1° e +3°C a 850hPa ossia valori pressoché invernali) almeno fino a Martedì. E proprio il giorno della festa della Liberazione (a parte una lieve instabilità nella giornate di Sabato e Domenica) potrebbe riservare delle sorprese dal punto di vista precipitativo, quando lo spostamento del nucleo freddo attiverà una moderata instabilità sul basso Tirreno; piogge sparse potranno interessare soprattutto dalla sera i settori tirrenici, specialmente quello messinese. Una breve parentesi instabile comunque destinata ad esaurirsi già nel corso di Martedì.
EVOLUZIONE: Sabato 23 cielo da parzialmente nuvoloso a coperto con nubi in aumento a partire da Ovest; non si esclude una lieve instabilità pomeridiana nelle aree interne e sul settore etneo. Venti da deboli a moderati di Ponente, temperature stazionarie con punte oltre i +20°C (picchi over 25°C sui settori centro-orientali). Mari mossi o poco mossi.
Domenica 24 cielo da poco a molto nuvoloso, possibili isolati piovaschi pomeridiani nelle aree interne specie delle aree settentrionali. Venti di Ponente in rinforzo a partire da palermitano e trapanese soffieranno sostenuti con forti raffiche a tratti. Temperature massime sui +20°C – eccetto sui settori orientali dove risulteranno più elevate – e calo termico che si inizierà ad avvertire dalla sera anche a causa del vento in progressiva rotazione da Maestrale. Mari molto mossi, localmente agitato il Tirreno.
Lunedì 25 cielo generalmente nuvoloso, soprattutto sui settori tirrenici, senza particolari disturbi nella prima parte di giornata. Possibili 
piogge in arrivo in serata e nottata su messinese tirrenico – e in parte – su palermitano tirrenico. Temperature in deciso calo, con massime non superiori a +17/18°C (soprattutto sulle tirreniche), punte di poco sopra i +20°C su siracusano e aree interne centro-orientali, minime in ulteriore calo con valori fino a +11/12°C sulla costa. Sensazione di fresco acuita dai venti che soffieranno moderati o tesi di Maestrale, in rotazione da Tramontana dalla notte. Mari agitati, più al riparo lo Ionio.
Tendenza successiva: Martedì 26 proseguirà su valori al di sotto delle medie stagionali, ma in un contesto che dovrebbe risultare complessivamente più stabile. A partire da Mercoledì sperimenteremo con molta probabilità un nuovo rialzo delle temperature, tuttavia l’analisi del profilo termico diventa più complessa e la rimandiamo a un prossimo aggiornamento.
Articolo di Andrea Bondì
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