La domanda più comune per molti in questa primavera, peraltro ormai giunta quasi a conclusione, è stata: ma quando arriva la primavera?
In effetti, per molti tratti questa stagione ha avuto connotati insoliti, soprattutto in questo mese di maggio. Da un lato, il mese di aprile è terminato con valori nella media o leggermente superiori, ma con diversi periodi nuvolosi, ventosi e perturbati (anche durante le vacanze di Pasqua). Maggio invece è stato fino ad ora caratterizzato da frequenti impulsi freddi e instabili, che hanno portato addirittura ben 2 volte la neve a Piano Battaglia, nonché abbondanti nevicate sull’Etna (e inoltre, una nuova fase perturbata seppur mite potrebbe affacciarsi dal prossimo weekend).
La situazione si è “normalizzata” solo in questi ultimi giorni, ma nonostante ciò le temperature rimangono sotto media e di giorno è difficile ancora registrare valori diffusi sopra i 25 gradi, di certo un aspetto curioso per la nostra isola, abituata spesso a ben altri tepori. Tuttavia, anche questa è primavera, che d’altronde è per eccellenza una stagione di transizione, e come tale niente affatto esente da periodi perturbati e freschi.
La breve analisi che segue si limita a descrivere la situazione attuale, pertanto non va considerata come un’analisi climatica ad ampio spettro, che richiede lunghe valutazioni e deve essere sempre affidata agli esperti del settore.
Di seguito vi mostriamo due semplici mappe, che ci permettono di analizzare le particolarità di questo “freddo” maggio:
Una prima mappa si riferisce alle anomalie termiche al suolo dell’ultima settimana (dal 14 al 20 maggio), prendendo come metro di comparazione la media trentennale di riferimento per il periodo (1981-2010). Spicca subito la pesante anomalia negativa sull’Italia (Sicilia compresa), sui Balcani e l’Europa centrale, e fino al Nord-Africa, dovuta alle infiltrazioni fredde dell’ultimo periodo. La colorazione verde rappresenta uno scostamento delle temperature medie fino a oltre 4-5 gradi in meno rispetto alle statistiche di riferimento! A questa situazione fa da contraltare però una pesante anomalia positiva che ha interessato la Scandinavia (con temperature fino a 30 gradi!) nonché parte del nord-est europeo, con valori fino a 5-7 gradi oltre le medie. Il mese appare quindi destinato a chiudersi decisamente sotto media su larga parte del sud Europa, Italia compresa.
La seconda mappa riguarda le temperature superficiali dei mari ed è anch’essa curiosa: le acque del Mediterraneo e del Tirreno risultano infatti particolarmente fredde per il periodo. Basti pensare che la temperatura del Tirreno in prossimità delle coste palermitane e messinesi si aggira tra 16 e 18 gradi circa, ossia fino a 2-3 gradi in meno rispetto alla media di fine maggio. Ciò è il risultato delle frequenti fasi instabili e fresche, nonché della frequente ventilazione che non hanno permesso un facile rialzo delle temperature marine superficiali.
Le conseguenze? Temperature del mare più fresche comportano un effetto più incisivo delle brezze marine, conseguentemente le giornate possono risultare molto meno calde in prossimità della costa, e ciò assume ancora più rilievo in prossimità dell’estate. Inoltre, nella stagione estiva eventuali contrasti termici risulterebbero tendenzialmente meno intensi (considerando le acque meno calde), e ciò sarebbe positivo nell’ottica di eventuali fenomeni temporaleschi che potrebbero essere meno violenti.
Tuttavia, sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano: difatti, in prospettiva potrebbero bastare poche settimane di stabilità atmosferica e caldo per cambiare velocemente la situazione, favorendo un rapido riscaldamento delle acque superficiali.
Non resta dunque che attendere l’avvio della stagione estiva, che dal punto di vista meteorologico inizierà l’1 giugno, per capire quali dinamiche atmosferiche potranno condizionare la prima parte della bella stagione!
Link di riferimento:
http://models.weatherbell.com/temperature.php
http://www.centrometeo.com/situazione-tempo-reale/temperatura-mare
http://www.meteoam.it/prodotti_grafici/temperaturaMare
Articolo di Andrea Bondì
© Meteopalermo.com