Come preannunciato nel nostro precedente editoriale, siamo ormai prossimi ad una svolta con l’ingresso di correnti di origine artica su gran parte dell’Europa che genereranno in alcuni casi un vero e proprio shock termico.
Abbiamo utilizzato il termine “shock termico” per un motivo più che valido ed è rappresentato dalla carta che stiamo per mostrarvi.
In essa sono rappresentate le anomalie termiche rispetto a una media di riferimento (per un raffronto statisticamente significativo vengono considerate le medie almeno trentennali, in questo caso il range temporale 1981-2010)
Nella prima metà di Novembre ritroviamo un’Europa tinta di rosso il che evidenzia anomalie positive diffuse in particolar modo sulla Germania, Francia e sulle Alpi.
In quest’ultimo settore registriamo gli scostamenti maggiori, fino a 7°C in più rispetto alle medie. Caldo anomalo anche sul resto del nord-Europa con scarti termici rispetto alle medie che hanno raggiunto i 5°C su Finlandia, Danimarca e Svezia.
Andando in Italia, dopo le Alpi, le anomalie termiche si riducono procedendo verso sud raggiungendo i 2-3°C su Lazio, Campania e Sicilia.
Focalizzandoci sulla Sicilia notiamo come curiosamente spicchi una lieve anomalia termica negativa a ridosso delle Isole Eolie, probabilmente dovuta ad un flusso di correnti più fredde, per il resto anche qui anomalie positive di 2-3°C.
La situazione è destinata a mutare drasticamente come preannunciato.
Articolo di Stefano Albanese
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