Misteriosi buchi nelle nuvole: di cosa si tratta?

Quante volte vi è capitato di alzare il vostro sguardo verso il cielo e osservare lo spettacolo che la natura ci offre con la sua varietà di nuvole in un gioco di colori e forme.
Esse hanno sempre stimolato la nostra fantasia, mostrandoci spesso ciò che ognuno di noi vuole vedere: un animale, un oggetto, una persona.

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Esiste un raro fenomeno che riguarda proprio le nostre nuvole, un fenomeno poco conosciuto e per questo spesso oggetto di teorie alquanto fantasiose: parliamo degli “Fallstreak Hole” noti anche come “skypunch” (pugno nel cielo), o semplicemente “nuvole perforate”.
Si tratta di un fenomeno tanto naturale quanto raro e affascinante ed è questo uno dei motivi che ha spinto l’uomo ,anche in tempi recenti, ad attribuirgli origini aliene o peggio, frutto di presunte manipolazioni climatiche dovute alle fantomatiche “scie chimiche”.
E’ inutile dirvi che nulla di tutto ciò è vero.
Lo skypunch si presenta all’interno di una nube come un’ampia area di forma solitamente ellittica in particolare nei cirrocumuli (nubi presenti ad un’altezza di 6000-7000 metri simile ad un batuffolo di cotone) oppure negli altocumuli (nubi presenti ad un’altezza di 2500-5000 metri sotto forma di fiocchi globulari compatti).

Le nubi, come molti di voi sapranno, sono composte da micro-goccioline che, pur trovandosi a temperature di gran lunga sotto lo zero, non arrivano mai a raggiungere lo stato solido ma raggiungono uno stadio chiamato “sopraffusione”.
Una micro-goccia, essendo molto piccola, ha la proprietà di avere una tensione superficiale tale da impedirne appunto la solidificazione.

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L’acqua sopraffusa è una condizione tuttavia molto instabile, infatti basta che vi sia una perturbazione al livello atmosferico di varia origine, come l’improvviso cambiamento di correnti in quota o il passaggio di un aereo, da favorire la cristallizzazione di tali micro-goccioline trasformandole di fatto in ghiaccio.
Le particelle di ghiaccio, più pesanti di quelle dell’acqua, precipitano lasciando un piccolo buco all’interno della nuvola che tende ad allargarsi fino a raggiungere un diametro di svariate decine di chilometri.
Durante il passaggio di stato (da liquido a gassoso) viene liberato calore innescando una corrente circolante attorno ai cristalli di ghiaccio.
La conseguente evaporazione dell’acqua sopraffusa, avvierà un processo a catena che determinerà il progressivo allargamento del buco della nuvola che di conseguenza tenderà ad assumere una forma tipicamente circolare o ellittica.

 

Articolo di Stefano Albanese

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