In questi giorni si parla sempre più frequentemente dell’uragano Joaquin, esso nella sua marcia al largo delle coste orientali degli USA, (declassato a categoria 1 nella scala Saffir-Simpson) ha portato severo maltempo in Stati come il South Carolina con piogge torrenziali e venti intorno a 140 km/h causando in alcuni casi danni ingenti.
L’uragano ha lasciato le acque americane nella giornata di ieri iniziando il suo lungo viaggio nell’Atlantico verso l’Europa catalogato ancora come categoria 1 con venti al suo interno sino a 130 km/h e pressione di 974 mb.
Il transito sulle acque più fredde dell’oceano sta determinando proprio in queste ore un primo declassamento, riducendosi a tempesta tropicale; nella giornata di domani è previsto un ulteriore indebolimento trasformandosi di fatto in un ciclone extra-tropicale.
Nonostante vi siano ancora alcuni dubbi sulla sua effettiva traiettoria, è quasi certo il suo ingresso sulla penisola iberica a cavallo fra il weekend e Lunedì prossimo.
Esso, con un minimo di 995-998 hPa attraverserà Portogallo e Spagna perdendo ulteriormente potenza per poi tuffarsi nel Mediterraneo occidentale.
C’è da allarmarsi? Possiamo affermare che ogni forma di catastrofismo è decisamente fuori luogo in quanto, specie nella stagione autunnale, situazioni simili non sono del tutto rare, inoltre ricordiamo che il sistema depressionario che si presenterà sull’Europa sarà solo ciò che resta di quello che ormai possiamo definire un “ex-uragano”.
Indubbiamente Spagna e Portogallo vivranno una fase di acuto maltempo con possibili disagi, ma nulla comunque di eccezionale.
E per quanto riguarda l’Italia?
Nell’inizio della prossima settimana la tempesta extra-tropicale, ormai ulteriormente indebolita, potrebbe ricevere nuova linfa dalle acque più calde del Mediterraneo, innescando il richiamo di correnti umide sud-occidentali le quali, scontrandosi ancora una volta con correnti più fredde provenienti dall’est europeo, potrebbero dare origine ad una nuova profonda depressione che potrebbe avviare una nuova fase di maltempo sul nostro Paese specie da Mercoledì prossimo.
Tuttavia la distanza temporale è ancora lunga, urgono quindi ulteriori conferme.
Articolo di Stefano Albanese
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