Da tempo abbiamo preannunciato un’ondata di calore eccezionale che avrebbe investito mezza Europa con ripercussioni anche sul nostro nord e centro Italia.
Temperature davvero insolite hanno investito aree del nostro continente poco avvezze ad un clima di stampo prettamente africano generando anomalie termiche a dir poco impressionanti.
Come ci mostra la carta relativa ai primi 5 giorni di Luglio, quasi tutta l’Europa ad eccezione di quella sud-orientale è alle prese con temperature decisamente superiori alle medie stagionali in particolare Francia centro-orientale,Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germania e le aree alpine, dove il caldo ha raggiunto livelli preoccupanti con scarti rispetto alla norma anche di oltre 10 gradi.
L’area balcanica meridionale, il Portogallo e la Sicilia sono le uniche aree Europee che in questi giorni non hanno registrato anomalie termiche positive, anzi in alcuni casi hanno mantenuto valori termici di 1-3 °C inferiori alle medie stagionali.
Un caldo che non si vedeva da tempo insomma che per alcuni sta richiamando gli spettri della rovente estate vissuta nel 2003.
Tuttavia pur mantendendo questa ondata di calore un profilo di eccezionalità, sarà difficile ripetere la performance della stagione estiva di 12 anni fa la quale rimarrà famosa non solo per intensità ma soprattutto per la sua durata, infatti in quell’anno il caldo strinse in una morsa gran parte dell’Europa per quasi 3 mesi di fila causando più di 20.000 morti.
Aspettiamo quindi la fine della bella stagione per stilare un bilancio più preciso e completo.
Articolo di Stefano Albanese
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