Buon pomeriggio a tutti dalla redazione di MeteoPalermo,
In questi ultimi giorni la combinazione di alcuni fattori atmosferici ha causato sulla nostra regione (così come nel resto d’Italia), sebbene in misura parziale, quel particolare fenomeno noto come “inversione termica”, abbastanza diffuso nella stagione autunnale e ancor di più in quella invernale.
Come suggerisce lo stesso termine, l’inversione termica è caratterizzata da uno “scambio” del normale gradiente termico verticale (da positivo a negativo): in sintesi la temperatura al suolo in tale condizione aumenta con l’aumentare della quota .
Il fenomeno è tipico di questo periodo nelle pianure (l’esempio classico in Italia è dato dalla Pianura Padana) e nelle vallate delle zone montane o collinari. La causa è solitamente da individuarsi nel ridotto riscaldamento del suolo (dovuto in primis alla più breve durata del giorno), sicché al calar del sole l’aria tende a raffreddarsi molto velocemente al contatto con le superfici pianeggianti favorendo una rapida discesa delle temperature mentre queste risultano più elevate man mano che si sale di quota. Nelle vallate montane, la causa è da rintracciarsi nel più veloce raffreddamento dei pendii rispetto alla valle: tuttavia, in condizioni particolari (come quelle attuali) l’aria fredda tende a scendere verso il fondovalle (poiché più densa di quella calda) spingendo così l’aria calda che risale sul pendio riscaldando gli strati più alti. In queste situazioni (e ovviamente in determinati territori) possono nei casi più eccezionali verificarsi differenze di oltre 15°C tra la pianura e la montagna, con temperature minime in pianura che registrano valori eccezionali (specie in Inverno).
Non a caso, dando un’occhiata alle stazioni dell’Osservatorio dell’Acque, nella notte sono state raggiunte temperature minime notevoli in alcune località dotate di queste caratteristiche, dove spesso quindi l’inversione termica tende a ripetersi: si è scesi infatti fino a +3°C a Piazza Armerina (EN) sita a 650 m s.l.m(*) in un’ampia vallata e fino a +4,9°C a Castelbuono-Ponte Vecchio (PA), situata nel fondo valle della catena montuosa delle Madonie a 190 m s.l.m. Altre minime da segnalare di poco superiori ai +5°C si sono registrate a Vicari-Ponte San Giuseppe (+6,5°C), a Sambuca di Sicilia (AG) a soli 200 mt di altezza con +6,8°C e ad Assoro (EN) a 230 m s.l.m con +7,6°C (la vicina Enna in quest’ultimo caso a 900 m s.l.m con i suoi +11,7°C è emblematica del processo di inversione).
Altra particolarità dell’inversione termica è la “rottura” che si verifica generalmente al mattino con il primo irraggiamento; in poche ore le temperature al piano ricominciano a salire ripristinando il normale gradiente termico, causando una notevole escursione termica (come accennato nei giorni scorsi in un precedente articolo): Piazza Armerina, dopo avere toccato i +3°C è infatti “volata” fino a +22°C con un’escursione di ben 19 gradi.
Resta dunque un’ultima domanda: come mai l’inversione si verifica soprattutto in giornate caratterizzate dall’alta pressione? I fattori che favoriscono lo sviluppo del fenomeno trovano terreno fertile in presenza di una struttura anticiclonica possente come quella presente attualmente sull’Italia: è la combinazione notturna di cielo sereno (le nuvole impediscono all’aria calda di risalire dal suolo)e assenza di vento (rimescolamento dell’aria assente) a favorire la rapida discesa di aria fredda al suolo. L’inversione termica in tali condizioni è infine accompagnata spesso dallo sviluppo di nubi basse, dense foschie e nebbie durature (ad es. sulla Pianura Padana).
Possiamo quindi concludere dicendo che nei prossimi giorni le condizioni rimarranno ideali su molte zone della Sicilia per favorire l’inversione termica, e in parte anche a Palermo dove alcune zone sono molto adatte a riceverne gli effetti.
NB: m s.l.m= metri sul livello del mare
Articolo di Andrea Bondì
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