Il mese di Novembre finalmente sembra aver voluto mostrare uno dei sui volti più piovosi anche sulla Sicilia, specie occidentale. Il palermitano gode già di ottimi accumuli pluviometrici anche superiori ai 100 mm parziali superati in alcune località. La dinamicità di quest’ultimo mese autunnale è stata favorita da una certa ripresa dell’alta pressione delle Azzorre che, facendo da muro alle perturbazioni atlantiche, ha favorito la discesa di masse d’aria più fredde dalle alte latitudini le quali solcando al di sopra dei nostri bacini caldi ( anomalie termiche superiori rispetto alla norma) hanno favorito la genesi di profonde depressioni made in Italy (vedi alluvione Sardegna).
Tuttavia per i prossimi giorni, un rafforzamento della radice alto-pressoria che favorirà l’elevazione verso latitudini più settentrionali andrà a richiamare la discesa di aria gelida lungo il bordo orientale dell’anticiclone, apportando la prima brusca fase invernale anche su parte della nostra penisola.
Analisi sinottica ed evoluzione:
La terza irruzione artica sta continuando ad interessare buona parte del bacino centrale del mediterraneo, dopo aver favorito un primo calo termico diffuso, specie tra settore alpino e regioni centro-settentrionali apportando le prime nevicate a quote medio-basse ed estese gelate in quota.
Per le prossime ore il minimo di bassa pressione tenderà a spostarsi in direzione del basso tirreno e successivamente colmandosi verso lo Ionio, in un contesto atmosferico che vedrà la presenza di nuove piogge, rovesci ed isolati temporali che continueranno a prediligere il comparto occidentale della regione, con temperature più consone a valori tipicamente invernali.
Mentre entro le prossime 18-24 ore una nuova spinta dell’alta pressione delle Azzorre verso il Regno Unito e la Scandinavia andrà a disturbare in parte la possente struttura del vortice Polare, favorendo la discesa di masse d’aria gelide ( -40° a 500hpa) dal mare di Barents e dall’Artico-Russo lungo il bordo orientale dell’anticiclone.
Il nocciolo più freddo in quota ( fino a -35° a 500hpa/ 5200-5400 metri) tenderà a portarsi in direzione della penisola balcanica già dalla giornata di domani, richiamando a sè tese correnti di tramontana e grecale che spireranno con forza anche lungo le regioni del medio e basso versante tirrenico, rinnovando condizioni di spiccato maltempo anche sulla Sicilia ed in particolare sul palermitano, ove ci attendiamo piogge e rovesci anche intensi a tratti e delle nevicate tra Madonie, Nebrodi e settore Etneo a partire dai 1400-1500 metri di quota, in calo a partire dalla serata.
Ma il picco del freddo dovrebbe giungere tra le giornate di martedì e giovedì, quando l’azione di blocco anticiclonica potrebbe coinvolgere anche parte dell’Europa centro-settentrionale, favorendo l’ulteriore discesa di masse d’aria gelide dall’Artico-Russo, che passando per l’Europa centro-orientale, tenderanno a continentalizzarsi. Le temperature potrebbero crollare anche di 8-10°C su valori inferiori rispetto alla norma, in un contesto piuttosto ventoso per venti tesi settentrionali che andranno ad accentuare la sensazione di freddo (Effetto “WIND-CHILL”). Dal punto di vista atmosferico, restano ancora dei dubbi vista la difficoltà previsionale attuale, indotta anche dalla presenza di una superficie marina piuttosto calda che andrebbe a smorzare lievemente le termiche previste a 850hpa (1400-1500 metri di quota) ma in compenso andrebbe ad “inasprire” il gradiente termico verticale favorendo la genesi di intensi moti convettivi (temporali). Quindi tra martedì e giovedì mattina, la quota neve andrà via via calando, con fiocchi che potrebbero fare la loro comparsa anche fin verso i 600-700 metri di quota, specie tra Madonie, Nebrodi, Peloritani,settore Etneo e comprensori montuosi più interni.
Insomma, non vi resta altro che continuare a sintonizzarvi per maggiori dettagli, in vista di una fase fredda novembrina che non si verifica da anni!© Meteopalermo.com
Articolo di Raffaele Di Dato
Articolo di Raffaele Di Dato