A fronte di un inverno italiano a dir poco anonimo, se non per qualche breve eccezione, anche l’ultimo mese invernale, non si è discostato dall’andamento di una delle stagioni invernali più miti degli ultimi anni.
La sentenza inequivocabile arriva dal CNR di Bologna che, presentando i dati relativi al mese di Febbraio, ha posizionato il mese al primo posto, in quanto anomalie termiche, registrando +2,69°C rispetto alla media dell’ultimo trentennio.
Un dato che sicuramente fa riflettere, afferma il CNR, è il fatto che siano ormai davvero molti i mesi consecutivi che fanno registrare temperature sempre al di sopra della media il che lascia aperto un ampio dibattito sulle influenze dirette che possa avere avuto l’intensa fase di El Niño sulle vicende meteorologiche dell’Europa, le quali, teniamo a precisare, non hanno avuto al momento una validazione scientifica.
Fonte: CNR
Tornando all’Italia, la carta che vi mostriamo lascia poco spazio all’immaginazione; le aree che hanno registrato le anomalie più evidenti sono state quelle del centro-sud, specie Campania, Basilicata e Puglia con scarti termici rispetto alle medie trentennali fra 3,5 °C e 4,5°C. Andando verso nord le anomalie si sono andate man mano riducendo fino ad arrivare all’estremo nord-ovest dove gli scarti si sono attestati su valori compresi fra 0,5 °C e 1,5 °C.
Riguardo la Sicilia, anche la nostra isola ha registrato temperature diffusamente superiori alle medie stagionali di 1,5°C-2,5°C con punte di 3-3,5°C sul settore tirrenico (specie quello centrale) investito più volte da venti di caduta durante il mese.
Articolo di Stefano Albanese
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