Autunno in crisi, ancora anticiclone africano

Un saluto dalla redazione di MeteoPalermo.
Molti di voi in questi giorni si staranno chiedendo che fine abbia fatto l’autunno e la domanda obiettivamente sarebbe legittima.
L’ondata di calore che da più giorni tiene sotto scacco la Sicilia e il centro-sud si sta rivelando infatti davvero imponente, addirittura dal punto di vista dello scarto termico con le medie stagionali, risulta essere la più intensa di tutto il semestre caldo.

Parliamo quindi di caldo davvero eccezionale per il periodo, il quale picco è stato raggiunto giorno 14 grazie anche alla componente favonica che ha assunto lo Scirocco facendoci raggiungere in alcuni casi temperature prossime ai 36°C.
Nessun record cittadino è tuttavia stato battuto come invece vari organi di stampa hanno lasciato intendere..infatti i record del 26 ottobre 1999 restano ben saldi: quel giorno la stazione di Boccadifalco raaggiunse i 37,4°C e quella di Partanna addirittura 41,2°C. Parliamo ovviamente di stazioni ufficiali, non certo di stazioni amatoriali o semiprofessionali, il dato di Partanna infatti è di una stazione, oggi non più in uso, dell’Ufficio Idrografico Regionale.
Per chi si aspetta un ritorno ad un clima più consono alla stagione autunnale non vi sono purtroppo buone notizie. Con l’ausilio della nostra carta GFS a quota 500 hPa cerchiamo di spiegare il perché.

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Dopo un momentaneo indebolimento della struttura anticiclonica e l’ingresso di correnti meno calde di Libeccio e Ponente, già a partire da domani assisteremo ad una nuova espansione dell’alta pressione africana.
Si verrà a creare una struttura barica bloccata difficile da scalfire, il cosiddetto “blocco ad omega”  con due saccature ai lati (atlantica e artica) ad incorniciare il promontorio subtropicale al centro.
Lentamente e progressivamente una nuova onda di calore di matrice nord-africana avanzerà verso l’Italia, supportata a ovest dalla solita lacuna barica atlantica.
Impressiona ancora una volta la vastità del campo di Alta Pressione di origine africana, in grado di arrivare fin sulla Scandinavia, inglobando di fatto gran parte dell’Europa occidentale e Centrale.
A consolidare tale scenario si aggiungerà l’indice AO (Artic Oscillation) in imminente crollo il che si tradurrà in una precoce crisi del Vortice Polare di cui una parte andrà a sprofondare in area Siberiana imprigionando di fatto l’anticiclone in sede Mediterranea.
Tutto questo si tradurrà in almeno una settimana di bel tempo con temperature, superiori alle medie stagionali nell’ordine di 4/5°C, che potranno raggiungere agevolmente i 27/28°C  su trapanese e palermitano, i venti saranno in genere deboli e il cielo si presenterà sereno o poco nuvoloso o al più velato attraversato dalle consuete stratificazioni tipiche in condizioni climatiche di stampo africano.
Quando usciremo da questo stallo? Quel che sembra certo è che da lunedì 20 assisteremo ad un lento e graduale calo delle temperature; per una definitiva svolta i modelli sembrano inquadrare un abbassamento del flusso perturbato atlantico non prima del 25 Ottobre ma è davvero ancora presto per parlarne, seguite i nostri aggiornamenti.

Articolo di Stefano Albanese & Nicola Sacco
© Meteopalermo.com

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