Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato delle pesanti anomalie termiche che hanno interessato il nostro continente a cavallo tra la fine del mese di Giugno e inizio Luglio, le quali tuttavia non hanno riguardato strettamente la nostra regione dove anzi le temperature sono rimaste abbondantemente confinate nelle medie del periodo.
Tuttavia, la reiterata risalita dell’anticiclone africano con conseguenti eccezionali ondate di caldo che hanno colpito l’Europa occidentale e in parte anche le regioni settentrionali dell’Italia, non sono rimaste prive di effetti anche sulla nostra regione. A risentirne è stato infatti l’intero bacino del Mediterraneo ed in particolare le acque superficiali del Tirreno meridionale dove si stanno registrando valori assolutamente eccezionali per il periodo.
Le carte elaborate da www.meteociel.fr mettono a confronto i valori registrati al livello superficiale delle acque nello stesso periodo del 2014 e del 2015 (ultima rilevazione relativa a lunedì 20 Luglio). Si nota subito una differenza nell’ordine dei 4-5 °C in più rispetto all’anno precedente. In particolare le ultime rilevazioni segnalano temperature di +29-30 °C in alcuni punti del Tirreno meridionale su cui si affacciano le coste settentrionali della Sicilia, contro i +25-26 °C dello scorso anno. Si tratta di valori incredibili, che solitamente non vengono raggiunti nemmeno a fine estate quando generalmente le acque superficiali raggiungono i loro “picchi” e per questo ancora più eccezionali. Anche dal punto di vista delle anomalie termiche, come si può vedere dalla mappa elaborata da “Unisys”, il discostamento si assesta sui +4/5 °C rispetto alle medie del periodo.
Questo anomalo riscaldamento è dovuto in gran parte alla persistenza dell’Anticiclone Africano, il quale ha portato con sé un lungo periodo di stabilità e soprattutto un’assenza di “rimescolamenti” dell’aria e di correnti di matrice più fresca tali da influenzare i valori delle acque superficiali. Il risultato è stato una sorta di stagnazione delle acque, immagazzinando il calore proveniente dalle masse d’aria calda di origine africana.
Ma quali effetti può produrre una tale anomalia? Impossibile stabilire adesso quali saranno le conseguenze di questo eccezionale riscaldamento, dal momento che manca ancora molto tempo alla fine dell’estate e vari fattori potranno modificare la situazione. Tuttavia, è possibile affermare che, giungendo alla fine dell’Estate con valori prossimi o addirittura superiori ai +30°C, il maggior calore latente delle acque superficiali potrebbe fungere da carburante per l’innesco di violenti moti convettivi e possenti strutture temporalesche, qualora giungessero (come è usuale nei mesi di Settembre e Ottobre) masse d’aria più fresca. Le elevate temperature delle acque superficiali comportano infatti un maggior riscaldamento dell’aria nei bassi strati e un maggiore contrasto con le masse d’aria sovrastanti (più fresche) con conseguente formazione di sistemi convettivi che possono dar vita (in particolare in presenza di fronti perturbarti nord-africani) ai cosiddetti MCS (sistemi temporaleschi a mesoscala) o ancora alle supercelle o i sistemi temporaleschi V-Shaped (caratterizzati dalla struttura a forma di V) spesso diffusi proprio sul basso Tirreno.
In definitiva, si tratta di una enorme energia potenziale per l’arrivo delle perturbazioni autunnali e la situazione andrà tenuta sott’occhio per verificare quali potranno essere gli effetti.
Articolo di Andrea Bondì
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