Un saluto ai nostri lettori.
La primavera meteorologica ha ormai fatto il suo ingresso da una settimana. Molti di voi si saranno accorti di come il clima di questi giorni si sia mostrato irrequieto caratterizzato da sbalzi termici e spiccata variabilità.
Sono tutte caratteristiche della stagione imprevedibile per antonomasia, tuttavia l’anonimo inverno 2015-2016 dopo un trimestre sostanzialmente fallimentare, sembra volersi prendere una pesante rivincita a scapito di una primavera ancora acerba.
Modello GFS: carta a quota 500 hPa
ANALISI: iniziamo la nostra analisi con un dato di fatto; a dominare lo scenario barico di tutta la seconda settimana di Marzo saranno gli scambi meridiani, ovvero un pattern caratterizzato dall’afflusso d’aria proveniente da latitudini settentrionali verso il Mediterraneo.
In particolar modo già da domani un nocciolo d’aria molto fredda collegato direttamente al Vortice Polare e alimentato da aria artico-marittima si porterà a ridosso delle Alpi.
Seguirà la genesi sull’alto Tirreno di una struttura depressionaria, con un fronte occluso che andrà spostandosi fra il 9 e il 10 Marzo verso il medio e basso Tirreno influenzando il tempo anche sulla nostra isola.
Un’ulteriore poderosa elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre fin sulle Isole Britanniche e successivamente sulla Scandinavia favorirà una temporanea fusione col “collega” Russo siberiano, creando un vero e proprio ponte anticiclonico (definito anche Ponte di Voejkov).
Tale situazione favorirà l’ulteriore scivolamento di correnti fredde artiche che forniranno ulteriore linfa alla sopracitata depressione (la pressione al minimo oscillerà fra i 1002 e i 1006 hPa) che metterà di fatto radici sul Mediterreno per il resto della settimana fino a tutto il Weekend.
Tutto ciò si traddurrà in condizioni climatiche prettamente invernali con tempo spesso inaffidabile caratterizzato da variabilità perturbata, piogge quindi frequenti e temperature inferiori alle medie stagionali di 1-3 gradi.
EVOLUZIONE: Martedì 8 e Mercoledì 9 il tempo si presenterà instabile con piogge e rovesci che interesseranno specie Mercoledì (col transito dell’isoterma -1 °C a 1500 metri e -30 a 5500 metri) trapanese, agrigentino, palermitano, settore tirrenico e ovest del catanese, fenomeni più blandi e irregolari nel resto dell’isola; possibili grandinate. Neve intorno ai 1000 metri nella sera di Mercoledì, o anche sotto gli 800/900 in caso di rovesci intensi.
Giovedì 10 recrudescenza del maltempo su tutta la costa meridionale con rovesci localmente intensi; piogge sparse sul resto dell’isola. Neve sopra i 1200/1300 metri.
Venerdì 11 e Sabato 12 tempo ancora molto instabile su tutta la Sicilia, specie settore meridionale, con rovesci sparsi anche intensi, graduale attenuazione dei fenomeni Sabato sul settore tirrenico. La giornata di Domenica il tempo faticherà a stabilizzarsi, troveremo infatti condizioni di spiccata variabilità specie su costa meridionale e settore tirrenico con piogge intermittenti; altrove molte nubi e fenomeni sporadici. Quota neve ancora intorno ai 1300 metri.
Per quanto riguarda i venti, la circolazione si disporrà in genere moderata a rotazione ciclonica, prevalentemente comunque dai quadranti occidentali o sud-occidentali specie dalla seconda parte della settimana il che potrebbe, in alcuni casi, sfavorire il capoluogo dal punto di vista precipitativo. I venti risulteranno inoltre tesi o localmente forti sullo ionio e sui settori meridionali. Le temperature invece si manterranno, come detto, su valori prettamente invernali con massime che supereranno difficilmente i +13/+14°C (il giorno più freddo sarà Mercoledì 9). Infine i mari, che risulteranno mossi o molto mossi.
TENDENZA SUCCESSIVA: La migrazione dell’Alta pressione delle Azzorre sarà all’origine dell’affondo di un ramo del Vortice Polare sull’est-Europa, si tratterà di aria gelida di estrazione continentale la quale con moto retrogrado potrebbe colpire duramente le regioni dell’est fino alla Grecia. E la Sicilia?La nostra isola al momento sembra essere ai margini per via dell’asse troppo orientale dell’alta pressione, tuttavia seguiremo l’evolversi della situazione per fornirvi ulteriori ragguagli. Per il momento possiamo dirvi che la primavera può attendere!
Articolo di Stefano Albanese
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