Rapido peggioramento in arrivo, poi altalena termica e variabilità fino all’Epifania

Buongiorno a tutti i nostri lettori dalla redazione con il primo editoriale dell’anno nuovo. Un 2016 che dal punto di vista atmosferico “ha deciso” di partire in netta controtendenza rispetto al mese di Dicembre, in cui l’alta pressione ha dominato in lungo e largo su tutto lo stivale apportando condizioni di tempo decisamente stabili e temperature in linea con le medie del periodo ma senza particolari scossoni. Il cambiamento sullo scacchiere europeo arriva, come da noi scritto nell’ultimo editoriale dicembrino, a seguito di manovre verificatesi nella stratosfera proprio sul finire dell’anno, quando il gelo di matrice siberiana è piombato sull’Europa orientale (portando tantissima neve in Turchia e molto freddo fin sulla Grecia). Da quel momento e nel giro di poche ore, anche sul resto del continente lo scenario è iniziato a cambiare, con la ripresa del flusso Nord-atlantico che sta via via scalzando la struttura anticiclonica fino ad ora dominante.

ANALISI:
L’innalzamento della struttura alto-pressoria verso il Nord-Europa, dopo aver favorito la discesa di un canale di aria gelida fino ad est della nostra penisola ha aperto le porte al flusso nord-atlantico, dando il via a una fase che sarà caratterizzata da molta dinamicità grazie alla spinta di diverse perturbazioni (per l’appunto atlantiche) che insisteranno sulla nostra penisola, portando nuova linfa soprattutto nelle regioni settentrionali soffocate nell’ultimo mese dall’opprimente presenza dello smog. Si può dunque dire che è arrivato l’inverno? La risposta è affermativa se ci riferiamo all’inverno tipico italiano, caratterizzato da tanta pioggia e continue perturbazioni, seppure con freddo moderato. Bisogna procedere con cautela invece per intravedere l’arrivo di eventuali ondate di freddo intense: i movimenti a livello atmosferico lasciano delle possibilità per la seconda parte del mese, tuttavia risulta impossibile allo stato attuale spingersi oltre alla prima decade. L’elemento caratterizzante di questi primi giorni di Gennaio sarà la pioggia, che non mancherà di essere distribuita su tutte le regioni,  anche laddove manca da più di 60 giorni. Non mancherà nemmeno il freddo, anche se in Sicilia questo risulterà sempre moderato. E difatti già in queste ore nevica localmente in Pianura al Nord (e sarà nuovamente possibile fino all’Epifania),mentre è ritornata la neve sulle Alpi e sull’Appennino (anche se a quote medio-alte) e tornerà infine anche sui più alti rilievi siciliani.
Per concludere, nello specifico sulla nostra regione (ma in generale al Sud)  i prossimi giorni vedranno numerosi sbalzi termici, dovuta all’alternanza di perturbazioni portatrici di aria più fredda e di momentanei richiami più caldi e umidi. Cosa aspettarci allora fino all’Epifania?

EVOLUZIONE:
carta 3 gennaioGià dalle prime ore di questa giornata si nota sulla Sicilia (per lo più occidentale) un cambiamento rispetto ai giorni scorsi, ossia la presenza del vento di Libeccio a tratti moderato che ha portato un momentaneo aumento delle temperature. Questo breve richiamo mite è stato innescato dallo spostamento di una perturbazione atlantica verso l’Italia, che ha spinto masse d’aria più calda di origine africana verso nord causando l’attivazione dei venti meridionali sulla regione. Nelle prossime ore anche il centro-sud e dalla notte anche la Sicilia saranno interessate dal passaggio perturbato. L’impulso di un vortice di bassa pressione presente sulla Gran Bretagna sta convogliando aria più fredda sulle regioni centro-settentrionali, favorendo la formazione di un minimo di bassa pressione destinato ad approfondirsi (fino a valori sui 1002-1004hpa) e traslare verso l’Adriatico tra la notte e le prime ore di domani. Questi movimenti porteranno l’aria più fredda a scivolare sul basso Tirreno; la conseguenza sarà la formazione di consistente nuvolosità cumuliforme che porterà i primi effetti sulla Sicilia occidentale già dalle prime ore della notte, con l’arrivo di rovesci e temporali soprattutto su trapanese, agrigentino e palermitano. Nel palermitano favoriti il settore occidentale e meridionale, maggiori incognite per la città dove le correnti in quota da Ovest potrebbero causare una parziale ombra pluviometrica. Le piogge (e locali temporali) si estenderanno fino alle prime ore del mattino anche sui restanti settori (soprattutto quello centrale) ma via via con effetti di minore entità;

Sommatoria precipitazioni previste per Domenica 3 Gennaio

Sommatoria precipitazioni previste per Domenica 3 Gennaio

maggiormente in ombra infatti resterà il settore orientale, e principalmente siracusano e ragusano (sfavoriti dalle correnti). Il tempo migliorerà gradualmente già dalla mattinata sul settore occidentale (e tirrenico) e successivamente anche sugli altri settori, tuttavia non si escludono nuovi fenomeni nella serata di Domenica. Da rilevare la presenza del vento: dopo un aumento dalla tarda sera odierna dei venti meridionali soprattutto sulla fascia tirrenica, nel corso della giornata di domani assisteremo a una rotazione da Ovest/Nord-ovest; quest’ultimo soffierà forte un po’ su tutta la regione (con raffiche fino a 50/60 km/h specie sulle tirreniche) portando a un calo delle temperature, che non andranno oltre i +15/16° C. La neve tornerà a cadere sopra i 1700/1800 mt con quota neve in calo fino a 1500 mt durante la giornata. I mari risulteranno molto mossi.
Tra Lunedì 4 e Martedì 5 sperimenteremo un nuovo rialzo delle temperature (valori fino a +8/9°C a 850hpa) ma non mancheranno tuttavia precipitazioni sparse specie nella giornata di Lunedì. Ci avvieremo successivamente verso una nuova perturbazione per l’Epifania, stavolta più intensa e anche più fredda, ma di questo vi parleremo nei prossimi aggiornamenti.

Articolo di Andrea Bondì

© meteopalermo.com

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