Continua l’impero anticiclonico, a quando l’inverno?

Un saluto ai nostri lettori.

Sono passati 7 giorni dall’avvio dell’inverno meteorologico e la costante che sta caratterizzando il tempo di questi primi giorni di Dicembre è sempre la stessa: l’anticiclone!
Non possiamo ignorare il fatto che tale situazione stia perdurando ormai da parecchio tempo, infatti, ad eccezion fatta per l’ultima settimana di Novembre, anche il mese trascorso ha subito lo stesso andamento, caratterizzato da un vero e proprio monologo dell’alta pressione, da temperature sopra le medie stagionali e da una sostanziale assenza di precipitazioni.

Quel che ci chiediamo è: Dicembre subirà lo stesso mesto destino di Novembre?

Per rispondere a questo interrogativo incentreremo la nostra analisi ancora una volta sul Vortice Polare (VP).

Modello GFS: emisfero nord, carta a quota 10 hPa.

Modello GFS: emisfero nord, carta a quota 10 hPa.

La prima carta che vi mostriamo evidenzia le temperature sulla stratosfera a quota 10 hPa (31050 metri) in prossimità della metà del mese di Dicembre.
Si evince un imponente raffreddamento e ricompattamento del Vortice con temperature che raggiungeranno valori notevoli (fino a -84°C).
Tale raffreddamento anomalo si andrà ampliandosi ai piani inferiori della troposfera la quale anch’essa subirà un raffreddamento, inibendo qualsiasi tentativo di far giungere peggioramenti significativi alle medie latitudini almeno fino al 15 Dicembre.
A supporto di ciò, scendendo ulteriormente nel dettaglio, ci viene in soccorso un indice particolarmente importante, il NAM (North Annular Mode).
L’indice NAM ci mostra la differenza tra la pressione atmosferica sulla verticale del Polo Nord e quella delle medie latitudini. In poche parole descrive l’intensità e la forza del Vortice Polare considerando tutte le quote (diversamente dal ben più noto indice AO che rileva l’intensità del VP a quota 1000 hPa, quindi sul livello del mare.)
Tale indice può avere delle fasi positive (stratcooling in caso di valori superiori alle 1.5 unità: presenza di aria molto fredda in stratosfera con conseguente ricompattamento del Vortice) e negative (stratwarming: presenza di aria calda in stratosfera e vortice polare stratosferico destabilizzato)

Indice NAM

Indice NAM

Il grafico relativo all’indice NAM ci illustra come dai primi giorni di Dicembre sia in atto un deciso raffreddamento su tutte le quote e in particolar modo a quota 10 hPa (area segnata in rosso) dove registriamo valori di +1.6/+1.7 unità.
Tale raffreddamento non farà altro che favorire il processo di ricompattamento del VP e un’accelerazione delle correnti zonali.
Il VP in sintesi aumenterà la propria velocità angolare e, in base ad una legge fisica, tenderà a diminuire la distanza tra il centro e la sua estremità riducendo in sostanza il suo diametro.

Quali saranno le conseguenze?

Il freddo, quello vero, sarà confinato, almeno per il mese di Dicembre e, forse per la prima settimana di Gennaio, nelle regioni polari, mentre alle medie latitudini, quindi nel Mediterraneo, saranno soventi rimonte anticicloniche interrotte, specie nell’ultima decade del mese da possibili fasi perturbate mediamente fredde che coinvolgeranno in particolar modo il medio adriatico e il centro-nord.
Il sud risentirà meno dell’influenza di tale possibile fase fredda, saranno tuttavia probabili alcune fasi piovose brevi in un contesto anticiclonico e termicamente in linea con le medie stagionali.
Successivamente, con l’inizio del nuovo anno, il cambiamento a livello atmosferico potrebbe essere prorompente con lo sfondamento alle medie latitudini di parte del serbatoio gelido che va inesorabilmente gonfiandosi. Come ben sapete tale analisi si spinge sul lungo termine, serviranno quindi ulteriori conferme. Seguite quindi i nostri prossimi editoriali.

Articolo di Stefano Albanese
© meteopalermo.com

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