L’effetto favonico su Palermo: ecco perchè si verifica

copertina xLa città di Palermo e il settore tirrenico della Sicilia, in giornate con ventilazione meridionale generalmente fanno registrare le temperature più alte del territorio regionale. Questo avviene quando una depressione sul Mediterraneo occidentale innesca un richiamo di venti da sud. Palermo e il settore settentrionale siciliano hanno alle loro spalle diversi rilievi montuosi, come le Madonie, in grado di provocare lo stesso effetto che avviene nei rilievi alpini del nord Italia quando si assiste a fenomeni di favonio.

Il favonio è un vento di caduta che dopo aver scavalcato montagne piuttosto alte si getta sfruttando il trampolino di lancio offerto dal degradare dei rilievi fino alla costa. Lo scirocco è tipicamente conosciuto come un vento mite, tale caduta verso il basso (vento di caduta) trasforma esso in un vento molto secco e caldo pronto a tuffarsi nel nostro caso sulle coste della Sicilia settentrionale.

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La città di Palermo alle sue spalle (a sud) è circondata dai monti della Conda d’Oro, alti dai 500 ai 1300mt. Tale caratteristica geografica in situazioni di scirocco favorisce l’effetto favonico con impennate termiche superiori ai +20°C anche in pieno inverno. I venti da sud che investono le catene montuose siciliane tendono spesso a risalire, una volta quindi raggiunta la cima (in questo caso i monti della Conca d’Oro) essi si trovano di fronte uno scivolo lanciandosi verso la pianura del versante opposto, in questo caso la città di Palermo. Di conseguenza avviene un riscaldamento del vento, precisamente di +0.5°C ogni 100m finchè non si sarà liberato dell’umidità residua e poi di +1°C ogni 100 m, fino a raggiungere il suolo come vento decisamente mite e secco, anche per l’effetto dell’attrito dovuto alla compressione dell’aria. Oltre al riscaldamento il vento calante tende notevolmente a rinforzarsi, raggiungendo solitamente quasi il doppio della sua forza naturale. Di seguito vi proponiamo uno zoom su tale fenomeno, con esempio la zona di Belmonte Chiavelli:

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Articolo di Simone Pecorella – ©Meteopalermo.com

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