Cosa sono le “fiumare”e perchè non possiamo più far finta di non sapere.

  • “Fiumara: Fiume o torrente dell’Italia Meridionale. Le fiumare, talora impetuose, sono per gran parte dell’anno completamente asciutte, data la mancanza di precipitazioni. Il loro letto è molto largo e ciottoloso, evidenziando la forte azione erosiva e di trasporto sviluppata nei momenti di piena.” (definizione tratta da Treccani).

Vogliamo iniziare da questa semplice definizione per spiegare come l’incuria, la negligenza, la noncuranza, l’ignoranza e l’abusivismo possano pericolosamente trasformarsi in strumenti di morte. È fin troppo semplice addossare le responsabilità – alla maniera italiana – alle amministrazioni che non amministrano, alla burocrazia lenta e dalle maniche larghe che spesso concede sanatorie laddove i vincoli dovrebbero essere legge ultraterrena.

Quello che è accaduto a Casteldaccia – così come quello che ogni anno si ripete in ordine sparso su buona parte del territorio italiano – ha una sola causa: l’uomo. Ma, dato che è altrettanto semplice scaricare le responsabilità nei momenti di immani disgrazie come quella di sabato, ci premeva ricordare che è dalla conoscenza dei nostri limiti che possiamo imparare a migliorarci partendo, purtroppo, dall’analisi delle disgrazie.

piramide-800x445Perché quindi “FIUMARA”? La fiumara è una peculiarità del mezzogiorno, è l’eterno contrasto tra le terre estive, arse dal sole, e quelle invernali alimentate dalla pioggia, in un contesto di anse e vallate che costringono le acque piovane a inforrarsi, discendendo oggi dolcemente e domani impetuosamente verso valle. Paesaggi alieni si alternano a prati verdi e rigogliosi quasi senza soluzione di continuità fino a raggiungere le acque dei nostri mari.

Tutto normale, si penserà, osservando queste larghe distese di ciottoli risalire – a ritroso –  da valle fin sulle cime di monti più aspri. Inimmaginabile pensare di vedere corsi d’acqua impetuosi riversarsi con inaudita violenza a valle dopo giorni di piogge quando, appena qualche settimana prima, il sole scottava e la terra bruciava.

Eppure, la mano dell’uomo si spinge oltre quella pericolosa soglia della presunzione di perfezione e agisce non per il bene suo ma per il male della comunità. Case, palazzi, edifici, ponti, scolmatori, insomma ostacoli di qualsiasi fattura riempiono queste larghe distese fluviali con palese superficialità, tanto il fiume non esiste più, al massimo rimane qualche canneto e un po’ di macchia mediterranea che ne delimita l’argine.

Così, quando la natura decide di riprendersi ciò che è suo, spazza via anche i migliori artifici creati con presunta superiorità. Fango, ciottoli, detriti, alberi, frane, smottamenti, lungo l’alveo un tripudio di colori e di suoni accompagna l’incessante scorrere delle acque verso il mare, uno spettacolo della natura che si ribella alle nostre deturpazioni paesaggistiche.

Il processo è così semplice che se fosse spiegato anche ai più piccoli sarebbe di facile lettura. Così come di facile lettura dovrebbe essere il concetto che il nostro territorio, aspro, collinare e montuoso, per sua natura deve far convogliare le acque verso il mare, non importa cosa trovano sulla loro strada: l’acqua non si può fermare.

Circa l’80% dei nostri corsi d’acqua ha caratteristiche simili alle fiumare. Circa l’80% dei nostri corsi d’acqua è dormiente per circa l’80% dell’anno. Immaginando di osservare la nostra regione dal satellite, anche un occhio più esperto potrebbe individuare ogni singola fiumara scorrere, come vere e proprie vene, dal cuore della nostra isola verso le coste. Anche un occhio meno esperto potrebbe vedere quanti edifici e costruzioni si ergono sui letti dei nostri fiumi “dormienti”.

Ecco perché “Fiumara”. Perché vivere in una terra già di suo disgraziata senza conoscerne e rispettarne le peculiarità orografiche, idrografiche e – perché no – geologiche ci costringe di volta in volta a fare i conti con un nemico immaginario, con il vicino di casa, con l’amministrazione comunale/provinciale/regionale senza però fare un vero e proprio esame di coscienza, senza avere una minima conoscenza del territorio, senza insegnare ai nostri figli a riconoscere quei luoghi da evitare in caso di allerte troppo spesso “snobbate”.

Sarebbe forse fin troppo semplice sperare che la prevenzione possa diventare argomento di approfondimento scolastico per intere generazioni che ignorano l’esistenza stessa del termine Fiumara. Forse perché le vecchie generazioni hanno insegnato alle nuove che realizzare un progetto artistico di fronte al mare chiamandolo “Fiumara d’arte” deturpasse la vista di chi, con i sacrifici di una vita, aveva già pensato bene di costruirsi una villa sul letto della medesima fiumara.


Articolo di Giuseppe Bondì

© Meteopalermo.com

Sostieni MeteoPalermo: https://www.paypal.com/pools/c/845jb6PlQt

Seguici anche sui nostri canali:

Instagram: https://www.instagram.com/meteopalermo/
Canale Telegram: “MeteoPalermo Onlus”

Scarica la nostra App, sia per Android che per iOS!
Ecco i links:
Android: https://play.google.com/store/apps/details…
iOS: https://itunes.apple.com/it/app/id1071323149
Porta sempre con te le nostre previsioni per TUTTA LA SICILIA, le nostre stazioni LIVE, gli articoli dal nostro sito e le nostre webcams esclusive!

 

Share this post:

Related Posts

Comments are closed.