Temporale “africano” su Palermo: ecco cosa lo ha generato

Due ore di pioggia battente, strade allagate e tempesta di fulmini: sono gli effetti di una convergenza atmosferica che ha generato una cumolgenesi stazionaria sul capoluogo siciliano e che per fortuna non ha causato danni. [FOTO in fondo]


 

Sono bastate “due gocce d’acqua” ieri sera sulla città di Palermo per mandare in tilt il sistema fognario. In effetti, non sono state proprio due gocce d’acqua ad allagare intere zone  e a rendere difficoltosa la circolazione stradale in una – fortunatamente – poco movimentata domenica primaverile. La pioggia, che ha iniziato ad interessare la città intorno alle 21:00, è caduta abbondante e, localmente, anche a carattere di nubifragio. Tuttavia, gli accumuli registrati dalle stazioni cittadine ci restituiscono, oggi, un quadro molto chiaro di quanto accaduto: la zona più colpita dal temporale è stata la zona nord in cui sono stati registrati dalla stazione di via Lanza di Scalea 47mm di pioggia fino alla mezzanotte. Potrebbe sorprendere dunque il dato della stazione di Villagrazia Ceraulo che, sempre alla stessa ora, ha chiuso con un accumulo di appena 18mm. Le due stazioni distano infatti 12 km in linea d’aria eppure, in eventi meteorologici molto localizzati, le distanze possono risultare come in questo caso piuttosto relative.

Ma cosa ha determinato una fenomenologia così intensa e persistente? Per diversi giorni un vortice di bassa pressione ha insistito sull’Africa settentrionale, tra Algeria e Tunisia, spingendo masse d’aria molto umida verso il bacino del Mediterraneo. Lo sprofondamento della pressione atmosferica, il richiamo di correnti d’aria più fredda dal nord Europa e la lenta traslazione verso est hanno determinato condizioni d’instabilità molto marcata che ha causato piogge e nubifragi sulle zone citate. A seguito dello spostamento del vortice di bassa pressione verso est, anche la nostra regione ha risentito degli effetti di tale peggioramento, dapprima vivendo giornate dal sapore sahariano, successivamente venendo investita da vere e proprie tempeste di vento e assaporando infine un clima dal sapore tardo autunnale portatore di violenti temporali che hanno colpito, a più riprese, diverse zone della regione.

Nel pomeriggio di ieri la particolare convergenza di correnti diverse a quote differenti (correnti orientali al suolo si sono scontrate con correnti meridionali e settentrionali in quota) è stata all’origine di un’intensa cumulogenesi che ha dato vita a fenomeni temporaleschi a tratti molto intensi. La grandissima quantità di polveri sahariane presente in quota ha contribuito, inoltre, ad innescare la miccia per lo sviluppo di nubi imponenti,  che hanno risucchiato in breve tempo molta umidità dai bassi strati. L’orografia ha giocato un ruolo fondamentale per gli accumuli precipitativi: i temporali originatisi sulle zone interne hanno infatti scaricato una significativa quantità di pioggia soprattutto lungo le aree costiere grazie all’azione auto-rigenerante delle celle temporalesche che hanno dunque stazionato per qualche ora tra la terraferma e il mare.

A fronte di precipitazioni abbondanti, ma di certo non paragonabili a dei veri e propri nubifragi, sono giunte ieri in redazione diverse segnalazioni di strade allagate e auto bloccate. Il tessuto urbano ha ancora una volta mostrato tutte le sue criticità, come già pochi giorni fa abbiamo avuto modo di evidenziare in questo articolo di approfondimento. L’accumulo maggiore di 47mm è stato il risultato di due ore abbondanti di pioggia: basti pensare che nella recente alluvione di Genova del 2014 caddero, in appena 3 ore, oltre 200mm di pioggia. Questo dimostra, ancora una volta, che la nostra città non è pronta a far fonte ad eventi atmosferici particolarmente violenti e che spesso, come già capitato in passato, è davvero sufficiente che piovano “due gocce d’acqua” se paragonate a quanto accaduto a Genova per mettere in ginocchio la viabilità.

Le piogge ieri non hanno interessato solamente il capoluogo. I dati delle stazioni ci mostrano come nel corso della giornata le precipitazioni abbiano interessato, oltre il palermitano, anche la provincia di Messina e più marginalmente le province di Trapani e Agrigento. Di seguito i principali accumuli:

PALERMO:
Via Lanza di Scalea – 47mm
Via N. Morello – 36,1mm
Zootecnico (ODA) – 35,8mm
P.zza Villagrazia – 33,6mm
Osservatorio Astronomico – 30mm
Via Bonsignore (ODA) – 24,4mm
Lago Poma (ODA) – 27,3mm
Petralia Soprana (ODA) – 14,9mm

MESSINA:
Tusa (ODA) – 15,7 mm
Mistretta (ODA) – 7,3mm
San Fratello (ODA) – 5,1mm

Le foto che vi mostriamo in questo articolo sono solo alcune delle tante giunte ieri in redazione. Notevoli allagamenti sono stati segnalati alla stazione d’Orleans, all’ospedale Buccheri la Ferla, lungo via Messina Marine, su Corso Re Ruggero e al Foro Italico, in particolar modo all’altezza di Porta Felice come ben visibile nella foto inviata da Anna Chiara Paleologo. Fortunatamente, il temporale non ha provocato danni a persone ma di certo ha affascinato – vista l’intensa attività elettrica – anche molti dei nostri lettori che ci hanno prontamente inviato degli scatti mozzafiato come quelli di Raffaele Franco (qui la sua gallery completa) che ritraggono delle spettacolari saette sul cielo della città.

 

Articolo di Giuseppe Bondì

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